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Miriam

Miriam

Ritiro a Cortona

Andiamo!

Tutto è iniziato con una chiamata, inserita nella quotidianità di una sessione estiva molto impegnativa, in un contesto appesantito da paure e ferite, in cui si faceva sentire forte il desiderio di qualcosa che non fossero le solite vanità, il desiderio di un riposo.

Miriam, mi ha chiamato Fra Ale, ci sono posti per un ritiro a Cortona, andiamo?

Cortona, il santuario di S. Margherita che io conoscevo solo di nome. Subito mi sono sentita attratta, la spinta è stata irresistibile: “Andiamo!”. Sentivo che Cortona era esattamente dove dovevo essere, che c’era sicuramente qualcosa di bello, un posto preparato per me. Già dall’inizio mi sono sentita chiamata per nome.

Ad accogliermi c’erano i frati e tutti gli altri giovani e anche io ho sentito subito di essere lì per accogliere ognuno di loro, con le loro storie, una bellezza meravigliosa nell’armonia delle nostre diversità che fin da subito si è espressa in una comunione e fraternità dolcissime: era palese negli sguardi di tutti che ognuno di noi era lì perché aveva ricevuto una chiamata che non era quella di Fra Alessandro, ma di un Dio innamorato che aveva in mente qualcosa di bello. Noi ci siamo subito accolti a vicenda, ma ad accogliere tutti noi sono stati il Signore e S. Margherita.

Che persone bellissime, i santi! Da un giorno all’altro questa donna vissuta così tanti secoli fa, questa sorella maggiore, per amore di Dio ha restituito a tutti noi la storia di salvezza che nostro Padre ha scritto con lei. Senza tenere nulla per sé ci ha raccontato del suo battesimo, la sua infanzia, le sue ferite, i suoi peccati, la sua storia d’amore così appassionata con Gesù Crocifisso. Viaggiando per le varie tappe della sua storia anche noi siamo stati illuminati su dove fosse Gesù in tutte le tappe della nostra storia e sui suoi desideri, o meglio, il suo Grande Desiderio, la sua sete di noi. Margherita ci ha mostrato come Dio è più grande delle nostre ferite e i nostri peccati, non ha alcuna paura di loro: Lui ci vuole per sè, suoi figli, suoi fratelli, suoi amici, sposi, santi, belli non per nostra vanità ma perché brillanti della sua Misericordia.

Santa Margherita, nuova Maddalena, mi ha insegnato a non ripiegarmi su me stessa davanti al fallimento, alla fatica, al peccato, allo sgomento di una tomba vuota, ma di ascoltare la voce che mi invita a voltarmi e mi chiama per nome: “Miriam”. Per rispondere “Rabbunì”.

In questo ritiro il Signore mi ha dato dei fratelli, in terra e in cielo, con cui vivere il Perdono di Assisi e il passaggio in Porziuncola. Ha piantato tanti semi di bene da far crescere nel mio cuore, senza curarmi della zizzania che non definisce la bontà della mia terra e che a suo tempo verrà bruciata dagli angeli. Curati solo del grano piantato da Lui, fonte di ogni bene, che vede in te terra buona ed è pronto a scommettere su di te come ha fatto con S. Margherita.