Irene
La Marcia continua...
C’erano toscani, umbri, genovesi, romani, emiliani, campani, siciliani, una francese e un polacco.
No, non è l’inizio di una barzelletta: è la XXXV Marcia Francescana Toscana! Quest’estate il 2 Agosto è stato un appuntamento importate per molti giovani, che si sono incontrati ad Assisi. Ma a fare cosa? A ricevere il Perdono di Dio!
In ben 90 giovani, (da 18 a 30 anni) ci siamo ritrovati il 24 Luglio ad Arezzo, per cominciare la nostra marcia di 170 km, attraverso la Toscana e l’Umbria.
Siamo partiti, in cammino spirituale e anche fisico, individualmente ma anche insieme, alla ricerca del volto del Padre, del Suo sguardo d’amore.
La prima tappa ci ha portato da Arezzo a Subbiano, e il giorno dopo, fino al monte santo di La Verna. Qui abbiamo sostato un giorno intero, dove abbiamo potuto trascorrere una giornata in preghiera e ritiro spirituale nel luogo in cui anche San Francesco ha incontrato la Grazia del Padre e ha ricevuto le Stimmate. L’ultima tappa toscana è stata Anghiari, e da lì Città di Castello, prima città umbra; abbiamo cominciato a sentire il profumo di Assisi, sempre più vicina. Altri giorni sono trascorsi e ci siamo fermati a Umbertide, Villa Pitignano e Bastia Umbra, penultima tappa, il 1 Agosto.
La nostra marcia, tra fatica e dolore, è stato anche un cammino verso l’incontro con il Signore. Ogni giorno abbiamo avuto la possibilità di fermare i nostri passi e aprire i cuori all’ascolto delle Lodi e della Parola di Dio. Abbiamo ricevuto molte catechesi, in cui abbiamo ripercorso diverse tappe del cammino di Gesù Cristo: Egli ha consegnato e umiliato il Suo volto per amore nostro, è stato rinnegato, e infine ha rivelato il Suo volto prima di salire al Padre.
Durante le nostre tappe abbiamo anche potuto sperimentare la Provvidenza nelle Parrocchie che ci hanno accolto: ci hanno offerto ciò che avevano, e la sera sono rimasti a festeggiare e ballare con noi.
Con Assisi nel cuore, il 2 Agosto ci siamo messi in marcia insieme per l’ultima volta verso Santa Maria degli Angeli e la Porziuncola, per raggiungere quel piccolo pezzo di Paradiso in terra e ricevere il Perdono del Padre!
Arrivati in Assisi ci siamo riuniti con gli altri marciatori di tutta Italia e Europa nella piazza di fronte alla Basilica, abbiamo gioito e ballato tutti insieme e neanche la pioggia è riuscita a fermarci. Tante emozioni per quei momenti: avevamo raggiunto la meta della nostra marcia, il motore che ci aveva fatto camminare sotto il sole nelle ore più calde, ci aveva fatto dormire per terra, marciare e ballare con i piedi doloranti pieni di vesciche!
Dopo però altri sentimenti si sono presentati del nostro cuore. Paura e tristezza. Eravamo tristi di lasciare i compagni marciatori con cui avevamo vissuto in fraternità e nei cui volti avevamo scorto il volto del Padre. Avevamo paura a tornare a casa, nella ordinaria quotidianità, perché il nostro sguardo si allontanasse da Dio.
Ma non potevamo fermarci ad Assisi. Il nostro cammino ora deve necessariamente continuare. Anche se siamo tentati di pensare come Pietro sul monte della Trasfigurazione: “Signore, è bello per noi essere qua! Se vuoi farò tre tende – una per Te, una per i frati e una per le suore che ci hanno accompagnato qua!”
Invece la nostra marcia continua: stavolta sarà la tappa più difficile, quella verso casa. Non si può far finta di essere gli stessi marciatori che sono partiti quel 24 Luglio, perché qualcosa è cambiato. Durante il nostro cammino abbiamo incontrato il volto di Dio, abbiamo potuto godere del suo Perdono. I nostri sguardi hanno fissato il Suo volto, e l’abbiamo amato, come Lui ci ama da sempre.
Una volta tornati, anche noi dobbiamo restituire l’amore di Gesù, facendolo conoscere agli altri, affinché anch’essi possano trovare lo sguardo di Dio, che cerca il nostro da sempre, e far ardere anche i loro cuori d’amore.