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Francesca

Il baule della mia vita e della mia storia

Ecco, io faccio nuove tutte le cose

Raccontare questa esperienza su a La Verna… ci provo, perché non è facile, le emozioni che ho provato, le cose che ho visto, mi hanno colpito il cuore e non possono essere raccontate con le parole, perderebbe tutto di significato, forse. Sono salita su quel monte, citando il ritornello che ci avete dedicato alla cena del 31, “ una persona povera e sprovveduta” e sono scesa ricca, più ricca di quanto credessi.

Sono partita, e vi dirò, ero in ansia, avevo un po’ paura, perchè non sapevo che cosa mi aspettasse, non avendo mai fatto un’esperienza del genere, non sapevo niente. Poi, arrivata lassù, è cambiato tutto;
ci avete detto “mettetevi in gioco”, e io ho “giocato”, ho “giocato” come non avevo mai fatto, ed è stato bellissimo. Mi sono ritrovata a vivere in una grande famiglia. Mi sono ritrovata a parlare, a ridere, ma anche a piangere, di fronte a persone mai viste prima, ma le cui facce, già dopo due ore, mi sembravano conosciute. Grazie alle cose dette, sono riuscita a sciogliere i nodi del groviglio della mia vita, ho fatto luce su aspetti, su problemi che mi hanno segnato, e che mi segnano tutt’ora, e che avevo sempre cercato di dimenticare, di cancellare dalla mia vita, perchè mi provocavano dolore. Ho, invece, capito, che quei fatti non si possono eliminare, ma vanno, bensì, attraversati, perchè fanno parte della nostra vita. È anche grazie ai quei problemi, alle cose brutte, che noi tutti oggi siamo così come siamo. Io, molto probabilmente, se non avessi avuto quelle croci non sarei mai andata, viste le mie esperienze passate, per l’ultimo dell’anno su un monte, “diviso a metà”, in cui ho trovato un intero mondo, e oggi non avrei mai provato quello che sto provando.

È la mia storia, e proprio come in ogni storia, tutto è collegato. “La Verna ti mette alla prova”, mi avevano detto. È verissimo. Ti svuota di tutto. Ti insegna. Ti mostra. Ti parla. Naturalmente, se sei pronto a riempirti d’altro, ad imparare, a vedere e ad ascoltare. Ognuno ha il suo momento. Wow. Io non so dire che cosa mi sia successo, quando mi sia successo e perchè stia succedendo. So solo che è così. Era giunto il momento che succedesse. E ora mi sento rinata, mi sento rigenerata, nuova. “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5), è stato il versetto che ci ha accompagnato per tutto il ritiro. È stupirsi. È meravigliarsi. È il riconoscere il “molto di più”nelle cose già vissute, nella routine, e allora tutto si fa nuovo. Sono ritornata da me, mi ero persa. Ci sarebbe tanto altro da aggiungere, ma non si può, le parole rovinano un po’ tutto, è un po’ come l’Amore, non si può spiegare, è e basta. Si ama perchè si ama.

Anno nuovo, vita nuova”. Non è assolutamente vero, come ci ha detto Fra Matteo; la vita è sempre la tua, è sempre la stessa, è tutto dentro il nostro baule, e il nostro baule ce lo portiamo sempre dietro, ovunque e per sempre. Camminiamo sempre con lui. Forse mi sono dilungata un po’ troppo, scusate!

Concludo, dicendo Grazie di cuore a tutti voi e augurandovi ancora un felice 2016.