
Brenda
Non basta aspettare
Ciao, sono Brenda ho 27 anni e nella vita faccio l’infermiera!
Il corso vocazionale mi è capitato un pò per caso, era qualcosa di cui non conoscevo l’esistenza e di cui, sinceramente, non pensavo di aver bisogno…gli ultimi anni per me sono stati un pò tosti: molti cambiamenti, ferite qua e là, un pò di vacillamenti, paura del futuro, momenti di solitudine difficili da accettare e la sensazione di essere un pò come un vaso vuoto ma nulla che il tempo non sarebbe riuscito a farmi dimenticare e a far passare, pensavo tra me e me! Poi mi è capitato di vedere sui social il volantino del corso vocazionale e, casualmente, le date coincidevano proprio con le mie ferie estive…non ci ho pensato troppo mi è sembrato proprio un segno e così mi sono iscritta! Non ero mai stata a La Verna, non avevo mai avuto niente a che fare con i francescani e non conoscevo nessuno dei miei compagni di “viaggio”…non nascondo che negli ultimi giorni prima della partenza mi sono davvero chiesta chi me lo avesse fatto fare di prendere una decisione tanto azzardata e soprattutto non da me!
Fatto sta che prendo e parto.
Dire che quei giorni sono stati una grazia è davvero riduttivo…nella semplicità e bellezza di quel luogo santo, nell’amore e nell’attenzione dei frati e delle suore verso di me e verso ciascuno di noi, nella naturalezza con cui si è formata una piccola fraternità con i miei compagni di corso e con le nostre guide…in tutto questo mi sono sentita a casa, accolta, amata e soprattutto ho sentito fortemente di essere proprio nel posto in cui dovevo essere in quel preciso momento della mia vita, non ci ero capitata per caso, ero stata chiamata ad esserci e tutto aveva concorso a questo! Durante quei giorni ho avuto modo di ascoltare catechesi tanto belle quanto potenti, di vivere momenti di preghiera comunitaria ma anche di ascoltare, nel silenzio del mio deserto, quello che Dio voleva dirmi. Ho avuto modo di ricentrarmi in Lui e capire che per riempire quel vaso vuoto non basta aspettare bisogna inziare anche se non si sa bene da dove, che per trovare la vita piena devo iniziare a ripulire, fare spazio, dare priorità e a mettere a posto ciò che è in disordine…e ho anche ricevuto il dono enorme di avere dei momenti di grande trasparenza con me stessa e con Dio in cui sono riuscita a prendere coscienza di alcune verità che fino a quel momento non avevo voluto o non ero riuscita a vedere. Altro passo decisivo per me è stato riuscire a condividere queste realtà appena scoperte ( e tutti i dubbi e le paure che queste si portavano dietro ) con una guida che, senza troppe parole, mi ha presa per mano e accompagnata fin dentro queste verità così scomode e dolorose. E adesso sì, l’ho capito: in questo momento della vita la mia vocazione è quella di mettere ordine, mettere limiti e confini per capire chi sono, chi è Lui e per riuscire ad agire e vivere mossa solamente da quell’amore vero, puro e autentico che viene da Dio in modo da mettere delle basi solide per poter trovare la mia strada e allo stesso tempo riuscire a conservare e a proteggere la vocazione di chi mi vive attorno.
Alla fine quindi mi farò suora, missionaria, moglie o madre?
Eh, bella domanda! A questo proposito ne so quanto ne sapevo prima di partire anzi, se possibile, ne so ancora meno! Sono tornata a casa senza risposte precise ma con tanti nuovi strumenti per cercarle quelle risposte! E soprattutto con la consapevolezza di essere chiamata all’Amore e di volergli rispondere ogni giorno con un “sì” deciso e con la certezza che, qualunque sia la mia vocazione, sarà un fantastico viaggio perchè è proprio quello che Dio ha sognato per me…basta saper aspettare, mettersi in ascolto, incamminarsi e..fidarsi!