Vieni e Vedi

Amore e Dolore

Testimonianza di Giulia

Le Stimmate sono segni che rimangono nella carne di Francesco in modo indelebile, sono la risposta al desiderio profondo di Francesco … «O Signore mio Gesù Cristo, due grazie ti priego che tu mi faccia, innanzi che io muoia: la prima, che in vita mia io senta nell’anima e nel corpo mio, quanto è possibile, quel dolore che tu, dolce Gesù, sostenesti nella ora della tua acerbissima passione; la seconda si è ch’ io senta nel cuore mio, quanto è possibile, quello eccessivo amore del quale tu, Figliuolo di Dio, eri acceso a sostenere volentieri tanta passione per noi».

Amore e Dolore, queste due parole prendono forme e concretezze diverse nella nostra vita per ognuno di noi. Il ritrovarsi alla Verna in questi giorni così luminosi, ovvero la ricorrenza delle Stimmate di San Francesco, mi ha dato la possibilità di incontrare il Signore nel monte della Verna facendo memoria delle mie ferite, della mia vulnerabilità, ma con uno sguardo rinnovato. La bellezza dei fratelli con cui in questi giorni ho potuto camminare, la gioia dei frati, la loro grande accoglienza, le catechesi, la stupenda testimonianza di vita di Alessandra, l’ascesa al monte della Verna nella notte, la veglia, sono stati tutti preziosi momenti per riprendere il cammino e per poi ridiscendere dal monte della Verna per entrare nella propria vita con maggiore vigore.

Le ferite ci sono nella nostra storia, e dobbiamo ascoltarle, eppure possiamo fare la scelta di smettere di dare credito al solo fatto che sanguinano e aprirci all’amore che hanno fatto entrare, se rinnovate dal Signore, oppure possiamo anche decidere di passare la vita a buttare tutti i doni che ci sono in nome delle ferite che ci hanno segnato. A noi la scelta. In qualche misura tutti siamo feriti e a nostra volta possibili e probabili feritori, per paura, per difesa, per reazione, per debolezza. Per quanto possano averci fatto male e farci male, e pur riconoscendo che ci vuole un sacrosanto tempo personalissimo per ognuno per aprirsi alla vita, per non chiudersi alla bellezza, mi consola che lo stesso Signore resuscitando in tutta la sua luminosità le ha mantenute tutte come segno del fatto che il problema non sono le ferite, ma che cosa vogliamo farne…perché dalle ferite oltre a uscire qualcosa può entrare davvero qualcosa. Siamo sì, feriti, tutti. Ma siamo, prima di tutto, immensamente amati da Lui.

Giulia

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14 Set

Veglia delle Stimmate

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