Testimonianza di Irene
Terra Santa altre testimonianze
Andare in Terra Santa non è solo un pellegrinaggio: è riconoscersi nei luoghi visitati e nelle storie ascoltate.
Fermarsi in una basilica, una spiaggia, una grotta, un monte e poter dire che qui, HIC, è avvenuto davvero quell’incontro, quella chiamata, quella guarigione.
Fermarsi in una basilica, una spiaggia, una grotta, un monte e poter dire che qui, HIC, è avvenuto davvero quell’incontro, quella chiamata, quella guarigione.
Siamo partiti da Nazareth, dove è iniziata la storia del Signore, la storia della nostra salvezza. Qui abbiamo ascoltato un annuncio: “Non temere!”
Successivamente, a Cafarnao, sulle rive del lago di Tiberiade, ci siamo sentiti porre la stessa domanda che fece a Pietro: “Mi ami tu?”
A Betlemme siamo partiti in fretta come pastori per raggiungere una grotta,verso una stella d’argento.
Successivamente, a Cafarnao, sulle rive del lago di Tiberiade, ci siamo sentiti porre la stessa domanda che fece a Pietro: “Mi ami tu?”
A Betlemme siamo partiti in fretta come pastori per raggiungere una grotta,verso una stella d’argento.
E che gioia arrivare a Gerusalemme: qui abbiamo trovato un sepolcro vuoto, che profuma di nardo, e abbiamo detto: “Non è qui, è risorto davvero!”
Gerusalemme era la meta del nostro viaggio. Ma ci era stato detto che il pellegrino non si ferma, torna a casa. E lì si domanda: è stato tutto vero, o solo un sogno?
Ma la Terra Santa lascia un segno invisibile, e quando ascolti un Vangelo e riconosci il luogo visitato pensi: “è tutto vero!”
E così ti accorgi che fai parte di quella storia, di quella terra.Anche tu vivi gli stessi dubbi, le stesse contraddizioni e lo stesso entusiasmo di quel pescatore. Anche tu aspetti in una grotta, e certe volte l’unico modo per esprimere le tue emozioni è piangere come un bambino. E ti riconosci cieco, non puoi percorrere una strada buia da solo. Anche tu sei assetato di quell’acqua viva che solo qualcun altro può darti. E ti senti paralizzato dai tuoi limiti nel tuo passato, e impari che puoi nasconderti ma non puoi fuggire, perché sei chiamato a vivere la vita bella che il Signore ha pensato per te.
Ma la Terra Santa lascia un segno invisibile, e quando ascolti un Vangelo e riconosci il luogo visitato pensi: “è tutto vero!”
E così ti accorgi che fai parte di quella storia, di quella terra.Anche tu vivi gli stessi dubbi, le stesse contraddizioni e lo stesso entusiasmo di quel pescatore. Anche tu aspetti in una grotta, e certe volte l’unico modo per esprimere le tue emozioni è piangere come un bambino. E ti riconosci cieco, non puoi percorrere una strada buia da solo. Anche tu sei assetato di quell’acqua viva che solo qualcun altro può darti. E ti senti paralizzato dai tuoi limiti nel tuo passato, e impari che puoi nasconderti ma non puoi fuggire, perché sei chiamato a vivere la vita bella che il Signore ha pensato per te.
Ti accorgi che la tua vita si intreccia con la vita di altri personaggi, e allora puoi dire: NELLA SUA STORIA LA MIA STORIA!